Come creare l’ambientazione per il tuo libro

In questo articolo vedremo come creare l’ambientazione per il nostro libro e come questa può esserci d’aiuto nella stesura del romanzo.

Come creare l’ambientazione per il tuo libro

Oggi andiamo a trattare un argomento molto complesso ed ampio, indispensabile per poter scrivere una buona storia, ovvero come creare l’ambientazione per un libro e/o racconto.

Per quanto mi riguarda, quando inizio a caratterizzare e abbozzare l’ambiente nel quale si inserirà la storia, sono solito suddividere l’ambientazione dei miei libri e racconti in due, distinguendola in Ambientazione Culturale e Fisica. Senza perdere tempo andiamo quindi ad analizzare e a comprendere come strutturare queste due ambientazioni.

Come creare l’ambiente culturale

Per quanto la descrizione dell’ambiente fisico sia certamente importante, quello che personalmente ritengo davvero fondamentale, sia come scrittore che come lettore, è la corretta strutturazione e definizione dell’ambiente culturale. Grazie ad esso, infatti, ci si può immergere completamente nell’opera, comprendere tutte le complesse sfaccettature di quella realtà ed immedesimarsi nei vari personaggi.

Quali sono allora gli elementi che vanno a definire l’ambiente culturale?

  • Il modo di pensare;
  • Culti e religioni;
  • La politica;
  • Il modo di vestire;
  • Scienza e tecnologia.

Questi quattro elementi sono, in linea generale, sufficienti a di descrivere la cultura e gli aspetti politico/sociali di ogni popolo/razza presente all’interno del nostro libro, racconto, film o fumetto.

Certamente la caratterizzazione dell’ambiente culturale si semplifica andando ad ambientare un libro ai giorni nostri, nella città dove abitiamo magari da 20 o 30 anni, eppure pensate all’importanza che ha questo elemento per scrittori che vanno a descrivere popoli o creature mai esistite, magari di altri pianeti, o semplicemente che vanno a narrare eventi avvenuti in realtà diverse o in epoche future o passate.

Mettiamo il semplice caso che io decida di scrivere una storia su di una figura politica degli anni 20′; indubbiamente mi troverei a dover descrivere avvenimenti successi in periodi molto distanti dalla mia realtà, dove i modi di fare, il pensiero collettivo e anche il modo di vestire erano diversi. Dovrei quindi andare a raccogliere informazioni e studiare il contesto sociale e politico di quegli anni per poter scrivere una trama coerente e di spessore.

Analizziamo i quattro punti principali per la strutturazione dell’ambiente culturale.

Modo di pensare

Qui rientra la caratterizzazione socio culturale del popolo o razza che stiamo prendendo in esame, quindi il pensiero collettivo e i loro tratti psicologici in comune. Prendiamo, ad esempio, che si voglia andare a narrare di un popolo di Elfi dei Boschi, elemento che risulta tuttavia piuttosto semplice, visto che questa razza è stata già ben delineata in altre opere. Dovremmo, però, andare a definire che tipo di carattere noi vogliamo attribuirvi.

Se fossi io a scrivere andrei a delineare la loro mentalità affermando che sono un popolo assolutamente chiuso e con una grande paura delle novità e dei cambiamenti; disprezzano tutti coloro che non abitano nei boschi e ciò che accade fuori dalle loro proprietà non è di loro interesse; credono che ogni uomo non appartenente alla propria razza sia falso e meschino e non utilizzano la magia perché la ritengono sporca, se non quella primordiale che riguarda il contatto con la natura.

Un altro scrittore, diversamente da me, potrebbe descriverli come un popolo aperto o come spietati assassini che hanno intenzione di uccidere tutti coloro che non rispettano la natura.

Definire il pensiero comune è fondamentale per rendere il libro più coerente. Questa è una caratterizzazione da prendere in considerazione soprattutto quando si è all’opera su romanzi storici o ambientati in epoche passate, dove i modi di fare e di pensare erano profondamente diversi da quelli di oggi.

Sarà quindi necessario uno studio approfondito per comprendere qual’era il pensiero collettivo del tempo, così da scrivere un romanzo non solo coerente ma, soprattutto, corretto dal punto di vista storico.

Culti e religioni

Essendo un appassionato di fantasy, questo punto è forse il mio preferito come scrittore. Andare ad inventare miti e leggende di un popolo, dal quale ne derivano i vari culti, le religioni e il folklore, è un elemento che mi da molta soddisfazione e che mi diverte molto. Anche da lettore apprezzo la cura che gli scrittori e/o sceneggiatori pongono nella descrizione delle origini dei culti dei personaggi.

Uno degli esempi letterari che meglio rappresenta questo argomento è sicuramente il Silmarillion di Tolkien, l’opera massima di caratterizzazione dei Culti. Spesso, inoltre, questo argomento può essere molto rilevante ai fini della storia e delle tematiche che si vanno a narrare, quindi abbiate molta cura nello strutturarlo e non elaboratelo con superficialità.

Politica

Poniamo che in un futuro prossimo le costituzioni verranno sconvolte ed avranno luogo enormi sconvolgimenti politici, oltre che tecnologici. Chi assumerà il potere? In che modo lo controllerà? Vi saranno ancora gli stati? Vi sarà una dittatura di un luminare o un’oligarchia di scienziati? Queste domande sono indiscutibilmente essenziali, soprattutto in un libro dal respiro più maturo, dove la linea politica diverrà uno strumento per andare ad argomentare ed affrontare determinate tematiche.

Gli abiti

Potrebbe risultare un elemento banale, che poco influenza la nostra trama e il nostro soggetto, ma nasconde in sé alcuni dettagli che, per quanto non stravolgano la nostra storia, possono renderla migliore. Gli abiti di una donna, ad esempio, potrebbero già indicarci, ad un primo acchito, come viene vista la figura della donna dalla società, se viene discriminata, se vanta degli stessi diritti ecc.

Ovviamente questo è un elemento essenziale anche nella caratterizzazione dei personaggi, i quali vestiti e abiti sono spesso in sintonia con il carattere e la personalità del personaggio.

Scienza e tecnologia

L’ultimo tassello importante è inquadrare il livello tecnologico e scientifico del romanzo nel quale ci troviamo. Un libro steampunk, ad esempio, avrà bisogno di approfondire questo aspetto in modo molto accurato, visto che il genere letterario nasce proprio dal concetto di applicare tecnologie future al mondo dell’800′.

Questo è un elemento importante anche nella letteratura fantasy, la quale di per sé potrebbe essere caratterizzata da qualsiasi invenzione e innovazione scientifico-tecnologica, e, ovviamente, nella letteratura fantascientifica, dove scienza e tecnologia sono i protagonisti dei libri.

Come creare l’ambientazione fisica

Ora che abbiamo definito le caratteristiche culturali e sociali dei vari popoli presenti all’interno del nostro libro, dobbiamo metterci all’opera nel descrivere con estrema dovizia di particolari l’ambiente fisico che circonda i nostri personaggi e che farà da sfondo alle loro travolgenti peripezie.

Una caratterizzazione precisa dell’ambiente nel quale si svolgerà la trama del nostro libro è fondamentale, soprattutto se scritta prima dello sviluppo completo della trama. Aver preventivamente definito l’ambientazione ci permette di sviluppare con più facilita la storia, sfruttando l’ambiente e le sue caratteristiche come elemento fondamentale della nostra storia.

Principalmente, per strutturare correttamente un’ambientazione fisica, si possono andare ad individuare quattro macro aree, che sono:

  • Cosmo, pianeta, stato e città;
  • Fauna;
  • Flora;
  • Architettura.

Come si può notare da questo piccolo elenco, per andare a descrivere correttamente l’ambiente fisico bisogna pensare innanzitutto al macroambiente, per poi entrare nelle aree sempre più piccole, dove gli elementi potranno essere definiti con maggior dovizia di particolari, essendo questi gli ambienti che più andremo a rappresentare nel nostro romanzo.

Creare il macroambiente

Il cosmo andrà a definirsi nel caso si debbano ambientare libri e racconti in spazi completamente inventati, che siano fantasy o fantascientifici. Bisogna avere una minima idea di come le cose funzionino all’infuori del nostro pianeta, soprattutto nel caso in cui fossimo interessati a scrivere di viaggi interstellari, colonizzazioni di altri pianeti, guerre fra razze aliene e via discorrendo.

Siamo in una galassia? Abbiamo dei satelliti che ruotano attorno a noi? Ci sono due lune? Le costellazioni sono diverse e hanno un influsso particolare? Pensate se volessimo scrivere un libro di Star Wars quanto lavoro vi sarebbe alle spalle!

E ovviamente andare a descrivere il pianeta nel quale si svolgono i fatti. Siamo nella nostra terra, o in un pianeta dove si alternano temperature glaciali a terribili caldi afosi? Vi sono enormi vulcani attivi, luoghi misteriosi e città antiche che emergono dalle nubi o si è costretti in città sotterranee perché sulla superficie vi è una nube tossica?

E infine il nostro mondo più piccolo, dove gli avvenimenti importanti hanno luogo. Andremo a descrivere fin nei minimi dettagli la geografia delle città dove avvengono i fatti, con tutto ciò che ne deriva. E’ importante averla ben delineata per non fare poi errori futuri.

Quello che consiglio è di abbozzare, in caso di un romanzo fantasy, una mappa del mondo dove si svolgono i fatti, all’interno della quale saranno segnate tutte le città e le regioni, le quali riporteranno anche una mini agenda per aiutarci a ricordare come le abbiamo descritte.

Delineare flora e fauna

Ora che abbiamo strutturato con delle linee generali la composizione del nostro ambiente dal cosmo alla città, dobbiamo andare a lavorare sui dettagli più piccoli. Vi sono animali? Di quali creature stiamo parlando e che tratti hanno? Come sono la flora e la fauna?

Dobbiamo sapere in che realtà fisica ci troviamo, quali animali e/o creature vi possiamo incontrare, se ci sono piante in grado di pietrificarci al tocco, oppure se tutto il nostro pianeta è una mera invenzione di un computer al quale le nostre menti vengono collegate per non mostrarci la realtà, ovvero un mondo che sta per finire.

Architettura

Uno dei migliori esempi letterari degli ultimi anni nel quale l’ambiente fisico e soprattutto l’architettura degli edifici si fonde appieno con l’atmosfera e le emozioni che lo scrittore/sceneggiatore vuole esprimere, è Morgan Lost, l’ultima accattivante creazione di Claudio Chiaverotti!

L’architettura degli edifici ci dice molte cose, oltre a rendere più piacevole e interessante la lettura del libro. Dagli edifici e dalla loro estetica possiamo comprendere quanto sia sviluppata la società, in che anno ci troviamo, quali sono i materiali più utilizzati, qual è l’atmosfera del libro e via discorrendo.

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Se hai letto attentamente le mie parole dovresti aver compreso che creare l’ambientazione per il tuo libro è fondamentale al fine di realizzare un manoscritto ben congegnato la cui lettura intrighi e diverta. Spesso i lettori si pongono molti quesiti, dalla serie: “Dove ci troviamo adesso?”, “Perché è successo questo?” e via discorrendo. Aver delineato con precisione l’ambientazione ci permetterà di dare risposta a tutte le domande del lettore e di scrivere il libro in modo più veloce ed efficace.

Quali caratteristiche deve avere un correttore

Lasciate perdere tutti quelli che vi dicono che le correzioni di bozze possono essere svolte da chiunque e che non serve una particolare predisposizione: correggere bozze è un lavoro serio, per la quale serve una buona formazione e alcune imprescindibili capacità.

In prima istanza il correttore dovrà avere una conoscenza perfetta della grammatica italiana e conoscere il più possibile tutte le norme redazionali.

Oltre a questo dovrà possedere una grande pazienza, attenzione e scrupolosità, elementi fondamentali per poter analizzare a fondo il testo ed individuarne gli errori.

Un’altra caratteristica che potrà essere d’aiuto ai correttori di bozze è l’elasticità mentale, con la quale si riusciranno ad individuare errori nascosti, a comprendere quando una correzione va svolta o è meglio evitarla per non intaccare lo stile dello scrittore e ad individuare errori di senso e nell’aspetto contenutistico del libro, che magari ai più sfuggono perché si concentrano meramente sulle parole e non sul contesto. Questo è quanto.

Ora hai tutte le informazioni necessarie per diventare un correttore di bozze con i fiocchi. Fammi sapere se questo articolo ti è stato utile e per ogni domanda e curiosità sulla correzione di bozze non avere remore a scrivermi: sarò più che felice di aiutarti e risponderti!